In Italia tendiamo a vivere più di fatalismo e superstizione che di studio ed analisi; purtroppo questa caratteristica può causare nel tempo danni significativi, sia a livello personale che sociale.
Secondo i dati ISTAT, l'aspettativa di vita alla nascita supera ormai gli 83 anni, con un trend in costante aumento, mentre per l'undicesimo anno consecutivo si registra una diminuzione delle nascite, con meno di 380 mila bambini venuti al mondo nel 2023. Oggi il numero di ultra-ottantenni supera quello dei minori di 10 anni; solo venticinque anni fa il rapporto tra bambini con età inferiore a 10 anni e adulti over 80 era pari a 2,5:1, cinquant'anni fa era 9:1.
Nei prossimi anni la forza lavoro sarà sempre più scarsa: già oggi assistiamo a difficoltà di reperimento di alcune figure professionali (secondo UnionCamere oggi "mancano all'appello" circa 800.000 laureati), con evidenti conseguenze sulle capacità future di produrre reddito nel nostro Paese.
Tutto questo si verifica in una nazione con un debito pubblico prossimo a raggiungere la soglia del 3.000 Miliardi di Euro (2.906 Miliardi ad Aprile 2024, in crescita di 11,5 Miliardi rispetto al mese precedente), una spesa pubblica che nel 2023 ha superato i 1.150 Miliardi di Euro (oltre 55% del PIL nazionale) e in cui non è al momento prevista alcuna azione di risanamento o perlomeno di rallentamento di questa "folle corsa".
Rimangono senza risposte alcune domande: chi lavorerà? Chi sosterrà l'economia italiana? Chi verserà i contributi per pagare le pensioni ad un numero sempre crescente di anziani? Chi pagherà le tasse necessarie per sostenere l'insieme dei servizi pubblici a cui siamo abituati, quando quel 14% della popolazione che oggi paga due terzi dei tributi complessivi uscirà dal mercato del lavoro?
Se la speranza che la demografia contribuisca a garantire il futuro italiano è ormai inesistente e la possibilità che le riforme necessarie siano rapidamente attuate politicamente è, ahinoi, scarsa, non rimane al singolo cittadino che affidarsi a se stesso. Diventa sempre più importante impiegare il proprio risparmio (sia accumulato che in fase di creazione) in maniera produttiva, perché solo la sua crescita potrà limitare gli effetti di quanto analizzato finora. Occorre eliminare alcuni pregiudizi del passato e far lavorare attivamente il proprio denaro, convogliandolo su mercati e ambiti destinati a crescere in futuro.
A proposito di mercati, essendo ormai prossimi al giro di boa di metà anno, è possibile valutare l'andamento dei principali indici nei primi sei mesi del 2024. Le performance risultano ampiamente positive su tutte le principali piazze finanziarie, con particolari rialzi negli Stati Uniti e in Giappone.
Performance ad un mese, da inizio anno e a 5 anni dei principali mercati azionari, rendimento titoli di Stato decennali e petrolio (agg. 28/6/2024 - 9.30GMT)
Continua inoltre l'ottimo periodo delle aziende maggiormente innovative, con la rivoluzione dell'AI (Intelligenza Artificiale) che si afferma sempre più non solo sui mercati, ma anche nella nostra vita quotidiana.
Nvidia, principale player mondiale nella produzione dei chip indispensabili per lo sviluppo e implementazione dell'AI, ha superato, nonostante una flessione significativa degli ultimi giorni, la soglia dei 3 mila Miliardi di dollari di capitalizzazione (club esclusivo dove "siedono" anche Microsoft ed Apple).
Performance ad un mese, da inizio anno e a 5 anni dei principali titoli del Nasdaq (agg. 27/6/2024)
Essendo sempre più indispensabile pianificare sia a livello finanziario che patrimoniale il proprio futuro, consapevoli delle dinamiche in corso nella società attuale, il mio compito è quello di accompagnare e guidare ogni mio Cliente in questo nuovo contesto. La costante e irreversibile evoluzione (o involuzione) socio-demografica è bilanciata dalle enormi opportunità di crescita offerte dall'evoluzione tecnologica, riservate tuttavia soltanto a chi voglia e sappia coglierle.